Questa è la parte del coaching che mi affascina di più.
Ritengo che mai come oggi, l’essere umano abbia bisogno, necessità vera di essere ascoltato per quello che si è, perché noi siamo perfetti così come siamo ma nessuno ce lo dice.
Noi abbiamo già tutto quello che ci serve, ma in realtà non siamo in contatto con quelle che sono le nostre risorse, le nostre capacità, le nostre abilità perché siamo troppo proiettati verso l’esterno. In realtà il primo passo da fare è un viaggio verso l’interno.
Il coaching, il mio lavoro, è mettere in contatto le persone con ciò che sono veramente e la Relazione Facilitante questo lo permette sempre: è la prima vera porta di ingresso al vero percorso di coaching!